Tombe ipogee egizie, le prime sepolture nella storia - Exequia
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Tombe ipogee egizie, le prime sepolture nella storia

26/10/2022
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L’ipogeo è una particolare sepoltura sotterranea scavata al fianco delle pareti calcaree che dominano la valle del Nilo sino al Delta. Le antiche tombe egizie erano di tre tipologie architettoniche: la prima tipologia era quella delle tombe a piramide (fuori terra e di forma piramidale); la seconda tipologia è rappresentata dalla mastaba (tombe fuori terra e dalla forma di piramidi a gradoni); la terza tipologia è rappresentata dalla tomba sotterranea, detta appunto ipogeo. Rispetto alle altre costruzioni sepolcrali, i principi di base relativi alla concezione di sepoltura sono pressoché invariati.

Storia e struttura delle tombe ipogee egizie

Le tombe sotterranee egizie erano costituite da due stanze: nella prima stanza si trovava una camera d’offerta contenente il tavolo delle offerte votive ed una nicchia per la statua funeraria e per la stele; accanto si trovava una seconda camera, chiusa ermeticamente, nella quale riposava il sarcofago contenente il corpo mummificato del defunto. A partire dal Medio regno la tipologia della tomba sotterranea comincia ad avere notevole successo tra i nobili dell’antico Egitto, ed è in questo periodo che la diffusione della tomba rupestre o sotterranea diventa all’incirca pari alla diffusione della tomba mastaba. Il successo delle tombe ipogee però si afferma a partire dal periodo detto “Nuovo Regno”, durante il quale la tomba sotterranea diventa la tipologia preferita dai faraoni, ed è sempre in questa fase che vengono realizzate le numerose tombe ipogee della celebre Valle dei Re.

Il passaggio dalla tomba a piramide alla tomba sotterranea è determinato da una serie di fattori che portarono la classe nobiliare egizia a preferire in maniera massiccia la sepoltura ipogea, senza strutture in superficie, rispetto ad esempio alle piramidi. Tra questi fattori ebbero un peso notevole i mutamenti economici, le invasioni straniere, gli sconvolgimenti sociali e i mutamenti nelle credenze sull’Aldilà e nel culto dei defunti. A partire dal sovrano Thutmosi I, infatti, quasi tutti i faraoni del Nuovo Regno scelgono di essere seppelliti nella Valle dei Re, in tombe sotterranee prive di elementi fuori terra. Le motivazioni di questa scelta possono essere ricondotte a ragioni di ordine pratico, infatti la Valle dei Re era vicina alla nuova capitale Tebe, inoltre questo tipo di sepoltura sembrava essere più sicura, in quanto certamente meno accessibile ai ladri. La Valle inoltre si prestava bene alla sepoltura dei sovrani anche per motivi strettamente culturali e legati alla sfera funeraria: la sponda occidentale del Nilo infatti per gli Egizi corrispondeva al regno dei morti, e la zona, allora come oggi, era sovrastata dalla “Cima Tebana”, un’altura di forma piramidale il cui aspetto richiamava la sepoltura faraonica tradizionale.

Tombe della Valle dei Re

Le tombe della Valle dei Re sono tutte tombe ipogee e attualmente sono 60 le sepolture scavate nella roccia che sono state scoperte. Il primo faraone ad essere sepolto nella Valle dei Re fu Thutmosi I, appartenente alla XVIII dinastia, ma ci sono anche altre sepolture molto famose come quella di Thutmosi III, Ramses VI, Ramses IX, Siptah e Ramses IV. Tra le tombe più note al pubblico c’è anche quella di Tutankhamon, anche se tutti gli oggetti rinvenuti al suo interno sono oggi esposti al museo del Cairo e dunque la tomba, che è stata privata dei suoi numerosi tesori, ha perso gran parte del suo fascino.

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