Quando si parla di requiem ci si può riferire a tre cose diverse. Nella prima accezione il Requiem è la preghiera che si recita per i defunti, quella che in italiano chiamiamo Eterno Riposo in quanto inizia con le parole “L’Eterno riposo dona loro, o Signore”. Questa preghiera, come tutte, fu originariamente scritta in latino e recita appunto “Requiem aeternam dona eis, Domine”, da cui appunto l’abbreviazione Requiem.
Se invece ci riferiamo alla liturgia cattolica, il requiem è generalmente la celebrazione della messa per i defunti, la cosiddetta messa da requiem cioè una liturgia eucaristica in suffragio dei defunti che si celebra sia come messa esequiale, sia in occasione di anniversari, sia nel giorno del 2 novembre. Con la messa da requiem la Chiesa commemora tutti i fedeli defunti e che non sono ancora pienamente purificati affinché possano giungere a vedere la luce di Cristo.
Infine, in musica, si parla di requiem per indicare tutte quelle composizioni musicali, da eseguire anche senza celebrazione della messa, che utilizzano in tutto o in parte almeno alcuni dei testi della messa tridentina in lingua latina: introito (Requiem aeternam), Kyrie eleison, graduale, tratto, sequenza (Dies irae), offertorio, Sanctus et Benedictus, Agnus Dei, communio (Lux aeterna).
Requiem, testo
Il testo del requiem della messa, che coincide con quello delle composizioni musicali, è suddiviso in parti come lo riportiamo di seguito:
Introito – Requiem Aeternam
L’eterno riposo dona loro, Signore, e splenda ad essi la luce perpetua. A Te si deve lode o Dio in Sion, a te si scioglie il voto in Gerusalemme. A te che ascolti ogni preghiera viene ogni mortale.
Kyrie Eleison
Signore, pietà. Cristo, pietà.
Sequentia
Dies Irae
Ecco il Giorno dell’ira. Ora in favilla, – come attestò Davide e la Sibilla, – il secol si dissolve all’alta squilla. O futuro tremor dello spavento, – quando Cristo verrà dal firmamento – Chiedendo a tutti stretto rendimento.
Tuba Mirum
Della mirabil tromba corre il suono – sui sepolcri del mondo a mo’ di tuono – e tutti i morti aduna attorno al Trono. Stupiranno la Morte e la Natura – che vedranno risorger ogni creatura – per far risposta alla giudicatura. Aperto il libro ove tutto fu scritto, – il giudice seguendo il suo rescritto – giudicherà del mondo ogni relitto. Assiso Cristo sopra il gran tumulto, – si svelerà tutto quel che fu occulto, – né rimarrà nessun peccato inulto. Che potrò dire, misero ch’io sono? – qual sarà per difesa il mio patrono, – se appena il giusto è certo del perdono?
Rex tremendae
Monarca di tremenda maestà, – che la salvezza doni in carità, – salva anche me, fontana di pietà!
Recordare
Ricordati, Gesù, del tuo soggiorno, – che fui cagione anch’io del tuo ritorno: – non mi perdere in quell’estremo giorno! Per cercarmi e salvarmi fosti lasso, – mi redimesti in Croce e dentro il sasso: – fa che tanto travaglio non sia casso! O giudice di giusta punizione – donami in grazia la tua remissione – anzi il dì che dovrò render ragione. Gemo che mi conosco peccatore: – la colpa empie il mio viso di rossore: – perdona o Cristo il tuo supplicatore! Tu che Maria di Maddala assolvesti – e al ladro il Paradiso promettesti – anche a me la speranza concedesti. E s’anco il mio pregar non fosse digno – non volere o Signor buono e benigno – ch’io bruci al fuoco eterno del Maligno. Tra le pecore tue luogo m’appresta – e dagli infetti capri mi sequestra, ponendomi vicino alla tua destra.
Confutatis
Confusi resteranno i maledetti – nelle cocenti fiamme avvolti e stretti: – chiama me tra i gloriosi benedetti! Ti supplico, disteso nella polvere, – col mio cuore tristato e quasi cenere – fa che nel fine non mi debba perdere!
Lacrimosa
O giorno lagrimoso di spavento – quando risorgerà dal bruciamento – il reo per sostener giudicamento! Anche a quel che tristo giace – Tu perdona, o Dio verace; – e dona a tutti la tua pace.
Offertorium
O Signore Gesù Cristo, re di gloria, libera le anime di tutti i fedeli defunti dalle pene degli inferi e dalla fossa profonda; liberale dalle fauci del leone, affinché né le inghiotta il Tartaro né cadano nelle tenebre, ma il vessillifero San Michele le conduca alla luce santa che già promettesti ad Abramo e alla sua discendenza.
Sanctus et Benedictus
Santo, santo, santo, il Signore Dio dell’universo. I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Osanna nell’alto dei cieli. Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Hosanna
Osanna nell’alto dei cieli
Agnus Dei
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, dona loro il riposo eterno.
Communio – Lux Aeterna La luce eterna splenda ad essi, o Signore, con i tuoi santi in eterno poiché tu sei misericordioso. L’eterno riposo dona loro, o Signore, e splenda ad essi la luce perpetua con i tuoi santi in eterno poiché tu sei misericordioso.