Quando e perché il comune paga il funerale? - Exequia
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Quando e perché il comune paga il funerale?

01/12/2020
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Godere di una adeguata sepoltura, avere un funerale dignitoso, sono tutte cose che potremmo considerare diritti. Eppure si tratta di servizi che vengono erogati a pagamento, che richiedono un esborso economico non indifferente che potrebbe mettere in seria difficoltà i meno abbienti. A questo proposito è bene sapere che, in alcuni casi previsti dalla legge, il funerale può essere pagato dal Comune.

Spese funerarie: cosa sono e come funzionano

Le spese funerarie rientrano tra quelle spese che fanno parte della successione e che comprendono le spese per il funerale e per la sepoltura. Di conseguenza, l’onere di pagare il funerale di un defunto spetta ai suoi eredi che dovrebbero contribuire in parti uguali ad anticipare le spese funerarie, se possibile tenendo conto delle disposizioni del defunto. Chiaramente, prima ancora di essere un dovere giuridico, il pagamento di quanto occorre per garantire una degna sepoltura ad un caro che se ne va è un dovere morale e familiare ed è per questo che, in casi particolare, il Comune può andare incontro alle famiglie meno abbienti pagando l’intero importo delle spese funebri oppure una parte consistente.

Quando e perché il funerale lo paga il Comune

Sono due le condizioni nelle quali gli enti locali pagano le esequie funebri: nel caso di famiglie indigenti, a un tale livello di povertà da non potersi permettere un funerale, oppure nel caso in cui chi muore è nullatenente, non ha parenti prossimi o questi ultimi sono tutti nullatenenti e quindi hanno bisogno dell’aiuto dello Stato per dare una degna sepoltura al loro congiunto. La legge prevede due fattispecie di aiuto: i funerali sociali e i funerali gratuiti, detti anche funerali di povertà.

I funerali di povertà sono completamente gratuiti. Ogni anno i Comune stabilisce una cifra da destinare ai funerali dei più poveri e per queste persone non c’è nulla da pagare. I funerali sociali invece, sono quelli per i quali il Comune, considerata la condizione di indigenza dei soggetti che si trovano in particolare stato di difficoltà o sono seguiti dai servizi sociali, chiede di praticare un consistente sconto del 50% sulle spese funebri che dovrà sostenere la famiglia. La restante somma sarà pagata dai parenti del defunto a rate, quando saranno in grado di farlo, oppure sempre dal Comune. Sulla possibilità di un pagamento rateale, vi consigliamo di consultare la pagine servizi funebri a rate.

Ciascun Comune determina quali sono le condizioni per avere diritto ai funerali sociali e gratuiti ed anche quali sono le pratiche amministrative da espletare, che sono descritte all’interno del Regolamento di Polizia Mortuaria del Comune di riferimento, che è quello di residenza del defunto. In generale, se il defunto è indigente il Comune, in base ai criteri che ha stabilito e dopo accurata verifica e accertamento dello stato patrimoniale, si prende carico delle spese per l’inumazione. Il Comune si occupa anche delle spese per i funerali di persone che non hanno familiari reperibili, oppure di persone che hanno familiari fino al sesto grado, anche loro non abbienti. In presenza di familiari non indigenti, le spese per l’inumazione sono invece divise e sostenute da questi ultimi.

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