Necroscopo, quali sono le funzioni del medico? - Exequia
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Necroscopo, quali sono le funzioni del medico?

22/03/2023
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Il medico necroscopo è un medico incaricato dalla ASL che ha il compito di accertare il decesso redigendo un apposito certificato. La figura del medico necroscopo è stata istituita con il RD 18 novembre 1880 n. 5793 che sancisce l’obbligo di una rilevazione statistica sulle cause di morte mediante la compilazione di una scheda necrologica individuale. In seguito, con la locuzione di medico necroscopo si è passati ad indicare il sanitario deputato ad accertare la morte in qualità di ausiliario tecnico dell’Ufficiale di Stato Civile.

Secondo il DPR 285-90, cioè il regolamento di polizia mortuaria, ed il R.D. 9-7-1939 nell’ordinamento civile, insieme al DPR 3-11-2000 n. 396, quando il decesso avviene in casa, le funzioni di medico necroscopo sono esercitate da un medico nominato dalla Unità Sanitaria Locale competente. Se invece la morte sopraggiunge in ospedale la funzione di medico necroscopo è svolta dal direttore sanitario o da un medico da lui delegato. La visita del medico necroscopo deve sempre essere effettuata non prima di 15 ore dal decesso, salvo i casi previsti dagli articoli 8, 9 e 10, e comunque non dopo le trenta ore, ad eccezione dei decessi avvenuti per morte violenta o per malattia infettivo-diffusiva.

Funzioni del medico necroscopo

La funzione principale del medico necroscopo è accertare e certificare il decesso di una persona. Il medico che svolge questa funzione quindi verifica la comparsa degli eventi cadaverici e così conferma la diagnosi di morte. Il medico necroscopo deve anche valutare l’esattezza di quanto trascritto sulla scheda di morte (ISTAT) e la compatibilità con quanto da lui direttamente osservato in occasione della visita necroscopica ed ha l’obbligo, qualora il medico curante non sia stato in grado di farlo, di fornire la presunta causa di morte. Altre funzioni del medico necroscopo sono controllare che non vi siano discrepanze da quanto indicato dal medico curante nella scheda ISTAT e quanto da lui rilevato, controllare che si tratti di morte naturale e che non esistano segni di morte da causa violenta. In quest’ultimo caso dovrà effettuare il referto all’autorità giudiziaria. In caso di morte senza assistenza medica dovrà predisporre il riscontro diagnostico. Una volta che avrà accertato il decesso e compilato i documenti previsti, il medico necroscopo dovrà consegnare all’Asp di appartenenza il referto.

Se la morte avviene in ospedale, il medico di turno in reparto o il medico di guardia dovrà constatare il decesso e registrarne data e ora nella cartella clinica del paziente e denunciare le cause di morte entro 24 ore dall’accertamento del decesso. Infatti la legge stabilisce che nessun cadavere può essere chiuso in cassa, né essere sottoposto ad autopsia o a trattamenti conservativi come la conservazione in celle frigorifere, né essere inumato, tumulato, cremato, prima che siano trascorse 24 ore dal momento del decesso.  L’accertamento del decesso da parte del medico necroscopo quindi è indispensabile affinché l’ufficiale di stato civile autorizzi la sepoltura del deceduto. Infine, un altro fondamentale compito del medico necroscopo è quella di autorizzare il trasporto delle salme assicurandone il trattamento antiputrefattivo e di rimuovere gli stimolatori cardiaci delle salme destinare alla cremazione. Infine, in qualità di pubblico ufficiale, il medico necroscopo è tenuto a rispettare l’obbligo del segreto professionale e del segreto d’ufficio ed è tenuto anche a rispettare il Codice Etico e di Comportamento dell’azienda sanitaria nella quale presta servizio.

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