Sono molte in Italia le persone che hanno abbracciato la fede buddista e che, in un testamento o all’avvicinarsi della loro morte, chiedono espressamente di avere un funerale con rito buddista. In Italia è possibile celebrare un funerale buddista grazie all’accordo siglato nel 2016 con l’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai. Le esequie buddista si svolgono seguendo dei particolari riti funebri indicati dalla religione e che possono essere anche molto diversi da quelli cristiani a cui siamo abituati.
Quando muore un fedele del Buddismo, la sua salma deve essere lasciata al sole per almeno 48 ore. I buddisti vengono cremati e al termine della procedura di cremazione, piccole parti ossee del defunto vengono distribuite tra i cari che hanno partecipato ai funerali. In Italia però pratiche di questo tipo sono vietate dalla legge nonostante l’accordo dello Stato Italiano con il Soka Gakkai. Il funerale buddista che è possibile fare in Italia quindi è in parte diverso dal tipico funerale tibetano, ma molti rituali si possono eseguire anche qui.
La cerimonia buddista del funerale si articola in una lunga serie di momenti rituali. La salma deve essere esposta al sole per due giorni e il corpo non deve essere toccato, in questo modo l’anima potrà uscire dal corpo. Trascorso questo periodo, la salma viene lavata e vestita. Questo rituale è effettuato da un “sogiya”, cioè un religioso specializzato in queste funzioni. Tutti i credenti che partecipano indossano un semplice abito bianco mentre solo i monaci possono indossare gli abiti sacri. Il corpo deve essere messo in posizione fetale o dormiente, reclinato da un lato e con le mani giunte sotto la guancia. Sul petto deve essere posizionato un coltello con cui il morto possa difendersi dagli spiriti maligni e la salma va coperta con un telo bianco.
La cassa dove viene deposto il corpo deve essere in legno non verniciato e deve contenere i simboli religiosi del buddismo, come il rosario buddista o le bamboline. Attorno al feretro si mette una statua di Buddha e si accendono ceri profumati e incensi. La commemorazione del defunto dura 3 giorni, trascorsi i quali il corpo viene cremato e le sue ceneri conservate in urne.
Grazie alla Legge 130 del 28 Giugno 2016, nel rispetto delle norme vigenti in fatto di sicurezza, lo Stato Italiano assicura che si possano rispettare le pratiche tradizionali dei funerali buddisti e stabilisce che si possano inserire all’interno dei piani regolatori cimiteriali delle aree destinate ad accogliere salme di credenti nella religione buddista.
Non si può. Il funerale cattolico infatti è riservato esclusivamente a credenti cattolici, anche se non praticanti. Chi invece in vita era buddista non può avere le esequie cristiane, e in particolare non si possono celebrare funerali cattolici che prevedano al loro interno componenti della cerimonia buddista. Per questo motivo è necessario che si esprimano con chiarezza le ultime volontà riguardo alle esequie in un testamento a cui i suoi cari si atterranno, oppure verbalmente.
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