La cremazione di un corpo è un processo molto delicato che avviene all’interno dei forni crematori. Il forno crematorio è diviso in due parti sovrapposte, separate da una griglia di materiale refrattario. Il forno si arroventa o tramite resistenze elettriche e bruciatori a gas oppure con fiamma diretta. Al suo interno si raggiungono temperature altissime, tra i 900 e i 1000 gradi, che consentono al corpo di diventare cenere insieme alla bara in circa 2-3 ore.
La bara con la salma viene introdotta nel forno mediante guide metalliche e posizionata nella parte superiore, dove prende subito fuoco. Sono i capelli e i muscoli a prendere immediatamente fuoco, soltanto alla fine si inceneriscono le ossa calcificate che cadono nella parte inferiore del forno, dove si completa la combustione. Dopo circa due ore, l’operatore controlla dallo spioncino che la combustione sia completa e spinge i resti verso la zona di raffreddamento dove le ceneri si lasciano a raffreddare. Una volta freddi, i resti vengono fatti passare attraverso un setaccio per eliminare le polveri più fini e poi, con una calamita, si eliminano eventuali parti metalliche come i chiodi o le maniglie della bara. Una volta che il processo di cremazione è concluso, le ceneri rimaste vengono raccolte e sigillate in un’urna, e poi consegnate ai parenti.
Contrariamente all’idea comune, la cremazione non riduce i defunti in cenere: in realtà quel che resta del defunto sono i frammenti ossei friabili che poi vengono sminuzzati in modo che sembrino una cenere che poi si può custodire in un’urna, se si desidera conservare le ceneri, abbiamo approfondito l’argomento nell’articolo tenere le ceneri in casa: quali regole si devono rispettare. Siccome tutti gli oggetti metallici non possono entrare nel forno crematorio, pacemaker, otturazioni metalliche o altri oggetti di metallo devono essere rimossi prima.
La cremazione, come la sepoltura tradizionale, richiede la preparazione di tutti i documenti necessari, tra cui il certificato di morte e il permesso del medico legale, poiché in caso di cremazione sarà poi impossibile effettuare qualsiasi tipo di test sul corpo che ormai è diventato polvere. Alla cremazione di solito assistono i parenti, sia come testimoni, sia perché si tratta di un momento dal particolare valore emotivo. In alcuni casi possono essere i parenti stessi a premere il pulsante di avvio del forno che avvia il processo. Per la cremazione non è necessario predisporre una bara speciale però è preferibile scegliere una bara in materiale infiammabile come il legno, senza particolari ornamenti perché tutte le decorazioni in metallo devono poi essere rimosse. Molti parenti però vogliono dare al loro caro una cerimonia funebre sontuosa e quindi decidono di affittare una bara decorata per la cerimonia funebre, anche se poi bruciano il defunto in una bara più semplice.
Sulla cremazione ci sono anche alcuni miti da sfatare. Ad esempio, non è consentito dalla legge cremare due corpi contemporaneamente. Inoltre è impossibile confondere i defunti o effettuare un errore, o scambio, di identità in quanto alla cremazione, esattamente come alla sepoltura, si arriva dopo aver prodotto una puntuale documentazione che attesta il decesso della persona. Una volta che le ceneri sono state consegnate alla famiglia, i parenti potranno decidere se custodire l’urna in cimitero oppure conservarla in casa o procedere alla dispersione delle ceneri in natura.
Se si desidera avere informazioni a riguardo, ecco l’articolo sulla dispersione delle ceneri in mare, legge e normative.
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