Il congedo per lutto, o permesso per lutto, è un lavoratore può richiedere al suo datore di lavoro nel caso in cui nella sua famiglia si sia verificato un evento luttuoso. Ogni lavoratore ha diritto ad alcuni giorni di permesso per lutto a seconda del grado di parentela del defunto ma è bene conoscere la normativa a proposito in modo da sapere quanti sono i permessi per lutto che durante l’anno lavorativo si possono chiedere, quanto dura il singolo “congedo” e come avanzare richiesta nel modo corretto. Il numero di giorni di congedo per lutto che è possibile chiedere ogni anno sono esplicitati nel contratto del lavoratore.
Hanno diritto al permetto per lutto tutti i lavoratori dipendenti pubblici e privati, mentre non ne possono godere i tirocinanti, i collaboratori coordinati e continuativi e i lavoratori che non rientrano nell’area della subordinazione. Per queste categorie sono i datori di lavoro a decidere se concedere una o più assenze. La legge consente al lavoratore di godere di tre giorni di lutto di cui usufruire nell’arco di un anno lavorativo, e possono anche essere non continuativi. Il congedo per lutto è retribuito, cioè è a carico del datore di lavoro.
Il permesso per lutto viene concesso in caso di decesso del coniuge (anche se legalmente separato) o del convivente in un’unione civile, di un parente entro il secondo grado (anche non convivente) in linea retta o collaterale, o di un soggetto componente la propria famiglia anagrafica (genitori, figli, fratelli, sorelle, figli dei figli, nonni), e deve essere usufruito entro 7 giorni dal decesso del familiare. Nel caso del padre, si tratta di un componente della propria famiglia anagrafica e comunque di un familiare entro il primo grado di parentela. Il permesso per lutto può essere richiesto anche nel caso in cui il funerale si svolga all’estero. Per quanto riguarda i decessi legati al Covid-19 valgono le disposizioni generali: al lavoratore quindi spettano sempre 3 giorni nell’arco dell’anno, regolarmente retribuiti in busta paga.
Il permesso per lutto deve essere richiesto al datore di lavoro, che dovrà essere informato dell’evento specificando i giorni in cui si intende usufruire del permesso. La richiesta deve essere accompagnata da una dichiarazione che attesti la morte della persona, come il certificato di morte rilasciato dal Comune oppure la dichiarazione sostitutiva.
Che cosa succede nel caso in cui a morire sia il padre, o la madre, del nostro coniuge? In quel caso il congedo per lutto non si potrebbe richiedere in quanto i suoceri non sono parenti entro il secondo grado. Esistono però alcuni contratti collettivi nazionali del lavoro che estendono i permessi anche agli affini entro il primo grado, quindi anche a suocero o suocera del titolare figlio o figlia del coniuge. Ad esempio possono chiedere permesso per lutto per la morte del suocero i dipendenti pubblici del comparto Ministeri, Regioni e autonomie locali e il comparto sanità.
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