Dare l’ultimo saluto a una persona cara, significa anche adempiere a rituali la cui origine si perde nella notte dei tempi. Vestire il defunto prima di inserirlo nel feretro e quindi prima del funerale è uno di questi rituali presenti nelle culture di tutto il mondo. Se nell’antichità le salme venivano ricoperte di bende profumate o tessuti bianchi, col passare del tempo le consuetudini funebri sono cambiate e nella cultura occidentale sono i familiari più intimi ad eseguire la vestizione del defunto come segno di amore e di rispetto. In alcuni casi, può essere lo stesso defunto a scegliere gli abiti che indosserà per l’ultimo viaggio ma quando questo non avviene sono i familiari a scegliere l’abbigliamento.
Prima di vestire la salma è opportuno procedere a una pulizia per rendere il suo aspetto lindo e composto, nel rispetto della persona che non c’è più e della famiglia. Se è il caso, è utile radere e lavare, ed eventualmente asportare bendaggi o altri medicamenti. Se i familiari lo desiderano, possono anche richiedere all’agenzia di pompe funebri un trattamento di cosmesi per allontanare, con l’aiuto di cosmetici adatti, dal volto del defunto il pallore della morte e cancellare eventuali inestetismi.
Gli abiti da far indossare al defunto dovrebbero essere scelti dai familiari più intimi e dovrebbero, se possibile, rispettare i gusti del defunto. Per maggiore praticità dovrebbero essere abiti comodi, con vestibilità più abbondante perché il corpo di un morto tende a dilatarsi. Anche le scarpe dovrebbero essere scelte una misura più grande del normale. Agli uomini si fanno generalmente indossare abiti formali, giacca e cravatta dal taglio sartoriale in colori scuri. Per le donne di una certa età si prediligono i tailleur gonna e giacca. Se il defunto è giovane, potrebbe essere una buona idea scegliere dei capi d’abbigliamento più casual, che rispettino le sue abitudini o abiti ai quali era affezionato o che amava particolarmente indossare. In caso di morte improvvisa si possono anche acquistare degli abiti o le agenzie funebri possono proporre degli abiti sobri, in taglie comode. Di solito però, gli abiti non devono essere nuovi mentre le scarpe sì, per una questione di misura e comodità.
Oltre ai vestiti non è consigliabile inserire altro all’interno della bara, anche se in alcune zone d’Italia persiste ancora la tradizione di mettere nella bara oggetti che erano cari al defunto o messaggi, oppure un rosario, una medaglietta, la croce, un libro di preghiere. Molto dipende anche dal tipo di sepoltura: se il feretro sarà tumulato o inumato non ci sono particolari problemi, ma nel caso di cremazione la bara non può contenere oggetti metallici, né gioielli. L’usanza di porre nella bara oggetti personali in ogni caso si sta perdendo, non soltanto perché le tradizioni popolari hanno perso forza, ma anche perché le famiglie temono episodi di sciacallaggio che portano alla violazione delle tombe da parte di tombaroli che cercano al loro interno oggetti di valore.
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