Che succede alla successione del coniuge se non si hanno figli? - Exequia
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Che succede alla successione del coniuge se non si hanno figli?

24/11/2021
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La domanda è questa: a chi spetta l’eredità quando i coniugi non hanno figli e non è stato fatto testamento? Se una persona muore senza aver fatto testamento alla sua morte si apre quella che viene definita la successione legittima. In pratica, non essendoci indicazioni precise su come destinare i beni che il defunto possedeva è la legge che stabilisce chi deve ereditare adottando il criterio della priorità ai parenti più prossimi. Secondo tale principio, se il defunto ha fatto testamento e non aveva figli, la sua eredità può andare interamente all’altro coniuge, che diventa così erede universale dei beni mobili e immobili del defunto. Se invece il defunto non aveva fatto testamento, la successione legittima prevede che  l’eredità vada per due terzi all’altro coniuge e per un terzo ai fratelli e le sorelle, se presenti (quest’ultimi, si divideranno la quota in parti uguali). L’eredità va interamente ai fratelli e le sorelle, se non ci sono altri parenti prossimi (ad esempio, quando l’altro coniuge era già morto). La quota spettante a ciascuno dei fratelli sarà dunque pari a un terzo diviso il numero di fratelli o sorelle. I fratelli e le sorelle però non hanno diritto alla legittima; questo significa che, se il defunto lo decide espressamente nel suo testamento, possono anche essere esclusi lecitamente dall’eredità e, come già detto, il de cuius potrà lasciare tutti i suoi beni soltanto al coniuge. Dopo aver destinato le quote legittime dell’eredità, tutto ciò che rimane può essere destinato a chiunque secondo le volontà del defunto che ha fatto testamento. Questa è la cosiddetta quota disponibile che il testatore senza figli può scegliere di devolvere ad un fratello, ad un nipote ma anche ad un estraneo o in beneficenza.

Se non si hanno figli, l’eredità va ai nipoti?

Può accadere che una coppia che non aveva figli, abbia avuto però fratelli o sorelle già defunti, ma che avevano avuto dei figli. Ci si chiede quindi se i nipoti di un defunto senza figli possa ereditare i suoi beni. La risposta è sì. La legge infatti riconosce ai nipoti il cosiddetto diritto di rappresentazione. Quindi, i figli del fratello o della sorella dei coniugi senza figli, possono subentrare nell’eredità normalmente devoluta a favore dei propri genitori premorti. Ovviamente la quota a loro spettante sarà la stessa quindi nell’ipotesi di un coniuge senza figli che muore lasciando l’altro coniuge e i detti nipoti, questi avranno diritto ad 1/3 del patrimonio. Vale la pena ricordare che i chiamati in eredità hanno dieci anni di tempo per accettare o rifiutare l’eredità. L’accettazione dell’eredità implica accettazione di beni e averi, ma anche dei debiti del defunto. Ecco perché può accadere che qualcuno decida di rifiutare l’eredita. In questo caso, la rinuncia all’eredità esclude ogni obbligo di pagamento dei debiti lasciati dal defunto. Pertanto, l’erede rinunciante non può essere chiamato a rispondere dei debiti contratti dal defunto. Se il defunto non aveva fatto testamento o se, pur facendo testamento, non aveva previsto che la persona indicata potesse rifiutare, l’eredità rinunciata da uno degli eredi si attribuisce anche in questo caso secondo il meccanismo della rappresentazione. Al posto dell’erede rinunciante quindi subentrano i suoi discendenti.

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